Credo che ogni sentimento abbia la sua importanza e meriti di essere vissuto e valorizzato, rispettando i tempi e le sensibilità di ciascuno. La neutralità e l'oggettività del terapeuta sono fondamentali per creare uno spazio sicuro e di ascolto, ma spesso faccio anche il tifo per i miei pazienti, sostenendoli e credendo nelle loro capacità di crescita. 

Durante i colloqui, cerco di mettere in relazione la storia di ciascuno con i modelli mentali che si sono formati attraverso le esperienze, soprattutto durante l’infanzia. Il mio obiettivo è esplorare il mondo interiore con delicatezza e empatia, rimanendo sempre in ascolto dell’esperienza soggettiva del paziente, pur avendo presente la letteratura scientifica.

Credo che il ruolo di uno psicologo non sia quello di cambiare le persone, ma di sostenerle ed accompagnarle in un percorso di rinnovamento, di rafforzamento dell’autostima e di superamento delle sfide che la vita presenta.

Come si sviluppa il percorso?

Propongo una prima fase di consulenza della durata di 5-6 colloqui, durante i quali affronteremo le tematiche più urgenti, faremo chiarezza sulla domanda principale, cercheremo di instaurare una buona sintonia e ipotizzeremo le cause del disagio. Successivamente, decideremo insieme se proseguire, stabilendo obiettivi e frequenza degli incontri.